Tratta dall’opera “GIOIOSO VIVERE” – di Antonia Doronzo Manno e D.Troina Magrì - Dantebus Edizioni
PREFAZIONE di Massimo Gherardini
«Le persone sono come le vetrate.
Scintillano e brillano quando c’è il sole,
ma quando cala l’oscurità rivelano
la loro bellezza solo se c’è una luce dentro.»
(Elisabeth Kubler-Ross)
L’opera Gioioso vivere nasce dal felice incontro artistico tra le intense autrici Antonia Doronzo Manno (poetessa) e Daniela Troina Magrì (pittrice), che utilizzano due strumenti simili, ma non uguali. Un piano ed un violino, infatti, per suonare insieme la stessa melodia hanno bisogno di un abile direttore d’orchestra, che le artiste trovano felicemente nell’Amore. Chi meglio di Lui potrebbe dirigere la sinfonia delle emozioni? Inizia, così, una pregevole collaborazione fra versi ed immagini, la cui correlazione ed unione permettono di spaziare anche in altre arti, come la musica, la danza, la scultura e la fotografia.
Il caos interiore ed esteriore, tra realtà e visioni, fra sogni e ricordi, si ordina nel logos accompagnato dall’eikona. Dunque, come nella Genesi, la prima creatura di Dio fu la luce, così in questo meraviglioso viaggio il desiderio ed il fine delle autrici sono quelli di spargere la luce delle emozioni sul mondo.
«[…] Ogni notte vorrei vivere là
dove vanno i sogni, miracoli di luce,
per dare corpo alle mie speranze,
quando all’alba svaniscono
con il volo misterioso delle falene.»
(“Miracoli di luce”)
Accade, in tal modo, che nel buio del cuore e della terra, il bagliore dell’arte squarci le tenebre dell’apatia e dell’insensibilità, risvegliando l’essere umano e facendolo risorgere a vita nuova e vera. Come nella tavolozza ci sono diversi colori e mille possibili combinazioni, come tra le parole esiste ogni possibile tipo di verbum, così le artiste illuminano la scena con diversi tipi di luce.
LA LUCE DELLA NATURA. Le autrici avvertono come il creato sia un’opera di un artista superiore, offerta in dono con affetto all’uomo. I fiori, il vento, la voce delle cicale e dei grilli, il verde dei boschi e dei prati, l’azzurro del cielo e le sfumature del ciclo delle stagioni e del Sole, abbracciano con la loro bellezza l’essere umano. Di fronte alla Natura, dunque, bisogna porsi con amore e rispetto, maneggiandola con cura, come una rosa fiorita, senza farsi pungere dalle spine, prima che appassisca.
LA LUCE DEL CUORE. Per una esistenza per sempre, che non sia effimera e limitata da uno spazio ed un tempo finiti, le artiste indicano che l’unica via da seguire è quella del cuore. Spalancare le braccia alle emozioni è il segreto per toccare l’infinito. Ad ogni battito della vita, allora, corrisponderà un sentimento.
LA LUCE DELL’AMORE. L’unica bussola che non sbaglia mai, la sola stella polare che indica la rotta da seguire, evitando ai naviganti di infrangersi sugli scogli è l’amore. L’incontro con esso cambia la vita, la sua luce illumina i giorni, i versi, le pennellate. È giunto il tempo di sciogliere il ghiaccio del cuore e dell’anima, per tuffarsi in una nuova calda stagione delle emozioni…
«[…] Amare è sintesi di vita,
scrivendo con gli altri i giorni
odorosi di fragranza di fiori sbocciati […].
L’amore non conosce freddo o gelo,
il calore dell’estate dei sentimenti
scioglie l’inverno nel cuore,
per trattenere la primavera nello spirito.»
(“Amare è sintesi di vita”
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