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Film in lavorazione

Il Giostraio 13

La trama segue l’affascinante Zack, il Giostraio (interpretato da Mino Donadei), che giunge a Lecce da Milano per conoscere Isabella, la strega del luogo. Tuttavia, si pone il dubbio se questo sia l’unico motivo della sua visita. Zack è un personaggio misterioso, che cela la sua identità dietro maschere ingannevoli; nessuno ha mai visto il suo volto autentico né conosce le sue vere intenzioni. Egli incarna il dualismo, trovandosi al confine tra le contraddizioni dell’esistenza: il bene e il male, il magico e il reale, il principe e il mendicante, l’angelo e il demone. Al suo collo, una collana d’oro, un talismano ricco di storie e significati antichi, eredità di un giostraio errante e sognatore. Con questo emblema sacro, Zack attraversa le complessità del fato, esplorando i sentieri occulti dell’essere. Chi lo incontra lungo il suo percorso scoprirà la propria vita mutata, poiché il maestro dei destini non affida nulla al caso.

 

La danza delle candele

La Danza Delle Candele

Sfruttando la bravura dell'attore e la maestria delle scenografie, sia reali che digitali, l'opera si propone di catturare l'attenzione e l'immaginazione del pubblico. In questo breve epos, un uomo misterioso vive tra la luce delle candele e quella del giorno, in un alternarsi di momenti di luce e oscurità. Le candele, con le loro fiamme danzanti, sembrano le uniche compagne di questo essere solitario. Alla loro luce tremolante, si svela il suo volto e immagini a lui ignote. Ogni candela simboleggia una storia, un momento passato o futuro. La danza delle candele diventa un rituale, un modo per confrontarsi con la propria esistenza, trovando un insolito equilibrio tra la fragilità della vita e la forza dell'anima.
Nella luce delle candele si nasconde una verità profonda, e lui ne è consapevole. Ama riflettersi in uno specchio alla loro luce, ma cosa vede? La sua immagine, che cambia e si trasforma, ma anche una malinconia nell'aria, la consapevolezza che anche la luce delle candele alla fine si spegnerà. Allora, perché non spegnere la prima candela?

Tutto è rappresentazione

Alla fine, tutto è una rappresentazione, un'immagine riflessa su un velo evanescente. La vita stessa non è che una sequenza di illusioni, un susseguirsi di scene velate d'inganno, una trama in cui il reale si dissolve nell'apparenza e ogni verità si frantuma sotto il peso del sogno. Siamo attori inconsapevoli di un dramma inscritto nel nulla, persi in una giostra di ombre e luci, dove il tangibile si confonde con il miraggio e l'essenza scivola via, come un soffio nel vento.

La danza delle candele

Zack

Zack, il protagonista del film " Il Giostraio 13", (interpretato dall'attore Mino Donadei) è ritratto in un'immagine piena di mistero e fascino sotto il cielo notturno di Lecce, in Piazza Sant'Oronzo. Il suo carisma enigmatico domina la scena: indossa una giacca nera che mette in risalto la sua figura atletica, e una collana d'oro che adorna il suo petto, evocando la leggenda del giostraio che un tempo indossava quel gioiello. Lo sguardo di Zack è fisso all'orizzonte, perso in pensieri profondi o forse in complotti segreti che solo lui può svelare. La piazza, illuminata da una luce soffusa riflessa sui ciottoli umidi, intensifica l'atmosfera teatrale, mentre il palco  storico alle sue spalle rappresenta la giostra della vita, con le sue scelte e destini intrecciati. Il suo volto è segnato dalla tensione e consapevolezza, come se la notte celasse verità in attesa di essere scoperte. Zack è un uomo che sfida il tempo, in conflitto con l'ignoto, trasforma ogni incontro in un nuovo mistero nel suo cammino di bellezza, inganno e dominio.

pensieri

Nel campo cinematografico, una storia avvincente è cruciale per attrarre l'attenzione degli spettatori. Molti ritengono che un'idea possa essere facilmente convertita in un libro o addirittura in un film, tuttavia, non è così semplice. La scrittura richiede competenze specifiche e, soprattutto, la capacità di pensare in maniera creativa.

 

 

 

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Anna Maria Gentile

Anna Maria  Gentile

Produttrice  di Film e sceneggiatrice 

Studi :Economia moderna
Università Bocconi


  •  Sceneggiatrice specializzata con Robert McKee, produttrice cinematografica.
  • Management of fashion and Luxury Companies -Once we were warriors nella creatività, nella comunicazione
    presso Bocconi Milano

Cortex

Don Tonino e Don Amedeo

Film vari

Lupetto Logo

Ci sono legami che attraversano il tempo, e alcuni animali si radicano nell’anima, come il caro e indimenticabile Lupetto. Il suo ricordo, tenero e profondo, si intensifica nel cuore come un calore che non svanisce mai, come una melodia dolce che risuona nell’anima. Resta quella struggente attesa, il desiderio profondo di rivederlo e di stringerlo ancora tra le braccia. Lupetto continuerà a vivere nelle immagini di  GentileFilms,  come una presenza segreta, compagna inseparabile della memoria. I ricordi più belli sono incancellabili, eterni come una fiamma che mai si spegne, e racchiudono l’essenza di un’anima così pura, fedele e colma di bontà.

Zack e picasso

Zack osserva un’opera di Picasso

 

Zack osserva un’opera di Picasso

Nella foto si staglia Zack, una creatura della mia fantasia, concepito nel lontano 2009, è immerso nella contemplazione di un’opera di Picasso. In questa scena, l’arte diviene soggetto e oggetto al contempo: Zack, incarnazione dell’enigmatico, si trova a osservare l'opera di un maestro, intrecciando i fili invisibili tra creatore e creazione. Egli è l’incarnazione stessa del dualismo, un essere sospeso tra le antitesi dell’esistenza: tra il bene e il male, il magico e il reale, il principe e il mendicante, l’angelo e il demone. Sul suo collo, splende una collana d’oro, un talismano pregno di storia e di significati ancestrali, un tempo appartenuto, a un giostraio, un sognatore errante. Con questo simbolo sacro al collo, Zack si avventura tra le pieghe del destino, solcando i misteriosi sentieri dell’esistenza. In quest’istante, nel 2024, Zack si trova dinanzi a un’opera di Picasso, un personaggio che sembra essersi materializzato dall'eterno regno dell'immaginario; non è una mera raffigurazione, ma l’essenza stessa dell’arte in quanto mistero e potenza creatrice. Qui si manifesta l’alchimia della creazione, in cui l'artista e lo scrittore si fondono in una sublime comunione, trascendendo i limiti del possibile e modellando l’impossibile. Questa non è semplicemente una fotografia: è l’essenza dell’arte allo stato puro, un frammento di realtà che vibra di significati nascosti, una finestra sull'infinito potere dell'immaginazione umana. Un incontro tra mondi, dove l'arte diviene vita e la vita si sublima in arte.

Anna Maria Gentile e il marito il giornalista Raffaele De Salvatore

Realizzazioni

Film dal 2006 al 2019



I nuovi Giorni

Alex in una notte
Mi compro tutto
Il mio Babbo Natale
Hombre storia di un vampiro
Max Romanzo di un angelo
Il Giostraio (1-2-3-4-5-6-7)
The Clan serie web

Cortex 2023

Il Giostraio 13 in lavorazione

Vari

Zack e Isabella

Zack è giunto a Lecce, città antica e silente, le cui strade di pietra sembrano custodire segreti secolari. È lì che il suo destino s'intreccia con quello di Isabella, la strega dal potere arcano, le cui arti occulte sussurrano nei venti della notte. Quali misteri si celano dietro il loro incontro? E quante anime, smarrite o bramose di potere, si stanno piegando al fascino e al potere  oscuro di Zack? Nel labirinto di queste  giornate, il confine tra la luce e le tenebre è molto sottile, e il destino di molti riscritto.

Questa immagine coglie un momento di intensa intimità, ricco di emozioni, nel film "Il Giostraio 13" . La scena si svolge in un angolo antico e rustico, dove l'architettura in pietra, con le sue pareti robuste e i soffitti a volta, sembra custodire i segreti di un tempo remoto. Il contrasto tra le aspre pietre e il calore della scena umana genera una tensione palpabile, quasi teatrale. Al centro dell'immagine, Zack e Isabella si concedono un bacio che racchiude una storia intricata. Lui, vestito con eleganza ma con un'aria di sfida, tiene Isabella tra le braccia con delicatezza, il suo orologio d'oro luccica lievemente, simbolo del tempo che scorre inesorabile, suggerendo forse che quell'attimo è prezioso. L'orecchino dorato che indossa e i suoi capelli ordinati rivelano un passato tumultuoso fatto di ricchezza, potere e sfide, mentre nel presente regna il mistero della sua complessa personalità. Isabella, avvolta in un abito floreale dai toni pastello, sembra armonizzarsi con l'ambiente circostante. I fiori del suo vestito appaiono germogliare nell'ambiente pietroso, creando un delicato contrasto tra fragilità e forza interiore. Il suo volto, parzialmente celato, suggerisce che questo bacio sia l'apice di un'attesa prolungata, di parole taciute e desideri inespressi. Dietro di loro, l’ambiente è quasi un terzo personaggio, con il vino incastonato nella parete, simbolo di celebrazione, passione e storie raccontate attorno a un tavolo. Questa immagine evoca una narrazione più ampia, un mondo di relazioni intricate, di incontri fortuiti e di destini intrecciati.  La luce soffusa e naturale, che penetra da una fonte interna, illumina il loro incontro, mettendo in risalto la tensione e la passione tra i due protagonisti. È un momento sottratto al tempo, sospeso tra il passato e il futuro, tra un amore eterno e la consapevolezza dell'effimero. Questa immagine evoca una narrazione più vasta, un universo di relazioni complesse, di incontri casuali e di destini intrecciati.

 

Questa semplice immagine ci invita a riflettere sul film

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