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pensiero
esce il 28 marzo
Il Giostraio 13
La trama segue l’affascinante Diego, (Zack il Giostraio )(interpretato da Mino Donadei), che giunge a Lecce da Milano . è un personaggio misterioso, che cela la sua identità dietro maschere ingannevoli; nessuno ha mai visto il suo volto autentico né conosce le sue vere intenzioni. Egli incarna il dualismo, trovandosi al confine tra le contraddizioni dell’esistenza: il bene e il male, il magico e il reale, il principe e il mendicante, l’angelo e il demone. Al suo collo, una collana d’oro, un talismano ricco di storie e significati antichi, eredità di un giostraio errante e sognatore. Con questo emblema sacro, Zack - Diego attraversa le complessità del fato, esplorando i sentieri occulti dell’essere. Chi lo incontra lungo il suo percorso scoprirà la propria vita mutata, poiché il maestro dei destini non affida nulla al caso.
La danza delle candele
La Danza Delle Candele
Sfruttando la bravura dell'attore e la maestria delle scenografie, sia reali che digitali, l'opera si propone di catturare l'attenzione e l'immaginazione del pubblico. In questo breve epos, un uomo misterioso vive tra la luce delle candele e quella del giorno, in un alternarsi di momenti di luce e oscurità. Le candele, con le loro fiamme danzanti, sembrano le uniche compagne di questo essere solitario. Alla loro luce tremolante, si svela il suo volto e immagini a lui ignote. Ogni candela simboleggia una storia, un momento passato o futuro. La danza delle candele diventa un rituale, un modo per confrontarsi con la propria esistenza, trovando un insolito equilibrio tra la fragilità della vita e la forza dell'anima.
Nella luce delle candele si nasconde una verità profonda, e lui ne è consapevole. Ama riflettersi in uno specchio alla loro luce, ma cosa vede? La sua immagine, che cambia e si trasforma, ma anche una malinconia nell'aria, la consapevolezza che anche la luce delle candele alla fine si spegnerà. Allora, perché non spegnere la prima candela?
Tutto è rappresentazione
Alla fine, tutto è una rappresentazione, un'immagine riflessa su un velo evanescente. La vita stessa non è che una sequenza di illusioni, un susseguirsi di scene velate d'inganno, una trama in cui il reale si dissolve nell'apparenza e ogni verità si frantuma sotto il peso del sogno. Siamo attori inconsapevoli di un dramma inscritto nel nulla, persi in una giostra di ombre e luci, dove il tangibile si confonde con il miraggio e l'essenza scivola via, come un soffio nel vento.
La danza delle candele
Zack
pensieri
Nel campo cinematografico, una storia avvincente è cruciale per attrarre l'attenzione degli spettatori. Molti ritengono che un'idea possa essere facilmente convertita in un libro o addirittura in un film, tuttavia, non è così semplice. La scrittura richiede competenze specifiche e, soprattutto, la capacità di pensare in maniera creativa.
Epos: L'Errante
Prossima Produzione di Anna Maria Gentile
Anna Maria Gentile
Anna Maria Gentile
Produttrice di Film e sceneggiatrice
Studi :Economia moderna
Università Bocconi
- Sceneggiatrice specializzata con Robert McKee, produttrice cinematografica.
- Management of fashion and Luxury Companies -Once we were warriors nella creatività, nella comunicazione
presso Bocconi Milano
Lupetto Logo
Ci sono legami che attraversano il tempo, e alcuni animali si radicano nell’anima, come il caro e indimenticabile Lupetto. Il suo ricordo, tenero e profondo, si intensifica nel cuore come un calore che non svanisce mai, come una melodia dolce che risuona nell’anima. Resta quella struggente attesa, il desiderio profondo di rivederlo e di stringerlo ancora tra le braccia. Lupetto continuerà a vivere nelle immagini di GentileFilms, come una presenza segreta, compagna inseparabile della memoria. I ricordi più belli sono incancellabili, eterni come una fiamma che mai si spegne, e racchiudono l’essenza di un’anima così pura, fedele e colma di bontà.
Zack e picasso
Zack osserva un’opera di Picasso
Zack osserva un’opera di Picasso
Nella foto si staglia Zack, una creatura della mia fantasia, concepito nel lontano 2009, è immerso nella contemplazione di un’opera di Picasso. In questa scena, l’arte diviene soggetto e oggetto al contempo: Zack, incarnazione dell’enigmatico, si trova a osservare l'opera di un maestro, intrecciando i fili invisibili tra creatore e creazione. Egli è l’incarnazione stessa del dualismo, un essere sospeso tra le antitesi dell’esistenza: tra il bene e il male, il magico e il reale, il principe e il mendicante, l’angelo e il demone. Sul suo collo, splende una collana d’oro, un talismano pregno di storia e di significati ancestrali, un tempo appartenuto, a un giostraio, un sognatore errante. Con questo simbolo sacro al collo, Zack si avventura tra le pieghe del destino, solcando i misteriosi sentieri dell’esistenza. In quest’istante, nel 2024, Zack si trova dinanzi a un’opera di Picasso, un personaggio che sembra essersi materializzato dall'eterno regno dell'immaginario; non è una mera raffigurazione, ma l’essenza stessa dell’arte in quanto mistero e potenza creatrice. Qui si manifesta l’alchimia della creazione, in cui l'artista e lo scrittore si fondono in una sublime comunione, trascendendo i limiti del possibile e modellando l’impossibile. Questa non è semplicemente una fotografia: è l’essenza dell’arte allo stato puro, un frammento di realtà che vibra di significati nascosti, una finestra sull'infinito potere dell'immaginazione umana. Un incontro tra mondi, dove l'arte diviene vita e la vita si sublima in arte.
Pensiero su di me
Chi mi conosce sa che amo i fatti e credo nelle persone determinate e leali. Nei miei film racconto storie impossibili, perché penso che la realtà sia già abbastanza nella vita di tutti. Voglio offrire al mio pubblico l’opportunità di entrare in un “altro mondo”: che sia bello o brutto, lo decideranno loro, ma sarà sempre qualcosa di completamente irreale. Credo nella magia nascosta nelle cose e nei momenti irripetibili, ma vivo radicata nella realtà. Ognuno ha il diritto di fare le proprie scelte, e io le mie le prendo con determinazione, soprattutto quando si tratta di ciò in cui credo fermamente. Posso costruire castelli e distruggerli in pochi secondi se qualcosa rischia di compromettere non solo la mia immagine, ma soprattutto i valori che difendo con tutta me stessa. Gioco d’azzardo, ma a modo mio: solitamente o vinco o non perdo nulla. Perde solo chi mi sfida.
Realizzazioni
Film dal 2006 al 2019
I nuovi Giorni
Alex in una notte
Mi compro tutto
Il mio Babbo Natale
Hombre storia di un vampiro
Max Romanzo di un angelo
Il Giostraio (1-2-3-4-5-6-7)
The Clan serie web
Cortex 2023
Il Giostraio 13 in lavorazione
Zack incontra..
Zack è giunto a Lecce, città antica e silente, le cui strade di pietra sembrano custodire segreti secolari. È lì che il suo destino s'intreccia con quello di Isabella, la strega dal potere arcano, le cui arti occulte sussurrano nei venti della notte. Quali misteri si celano dietro il loro incontro? E quante anime, smarrite o bramose di potere, si stanno piegando al fascino e al potere oscuro di Zack? Nel labirinto di queste giornate, il confine tra la luce e le tenebre è molto sottile, e il destino di molti riscritto.
Zack e il mare
Zack e il mare
Il tempo era il nemico più spietato di Zack, un avversario silenzioso e implacabile che non conosceva tregua, non si poteva ingannare, non si poteva fermare: il tempo avanzava con una calma feroce, consumando tutto e tutti! Per lui, il tempo non era una semplice misura di ore e giorni, era un’ombra che si annidava in ogni attimo, un giudice invisibile che lo osservava mentre cercava di sfidarlo. Ogni rintocco era una dichiarazione di guerra, ogni tramonto un promemoria della battaglia in corso. Eppure, nonostante la costante sfida, Zack trovava rifugio nel caos del mare, soprattutto quando era in tempesta e specie di notte. La sua casa era vicino al mare, lontana dalla città . Spesso era sulla spiaggia anche d’inverno, amava stare vicino all’acqua quando il cielo si oscurava e il vento ululava, quando le onde si alzavano come giganti pronti a inghiottire la terra. Quel tumulto gli ricordava se stesso: un’anima in perenne lotta, che non si lasciava piegare. Sulla spiaggia, seduto tra il fragore delle onde e i sussurri del vento, Zack si sentiva vivo; le onde si infrangevano ai suoi piedi, il vento gli sferzava il viso, ma lui non si muoveva. Il vento e il mare agitato gli assomigliavano: erano imprevedibili, potenti e indomabili. La collana d'oro che portava al collo luccicava persino nelle notti più buie; per lui, non era semplicemente un ricordo o un amuleto, ma una promessa per il futuro. Il tempo cercava di avvolgerlo, di piegarlo, ma Zack, l’uomo dai mille volti, rimaneva immobile, saldo nella sua solitudine, con il mare come unico testimone. Non combatteva per vincere, perché sapeva che nessuno può trionfare sul tempo; combatteva per vivere, per ritagliarsi frammenti di eternità nel continuo scorrere dei secondi. Un uomo contro il tempo, padrone della sua giostra che girava senza fine, sospesa tra la vita e l’eternità. Un uomo in sfida col tempo, signore del proprio destino, in bilico tra la vita e l'infinito. E là, accanto al mare, trovava la sua forza, attendendo la tempesta per vedere in essa il riflesso di sé stesso.