“I ricordi di un medico” di Hasan Kurti e Irma Kurti
Quando mio padre se ne andò per sempre, il vuoto era incolmabile: cercavo in tutti i modi un contatto con lui, con la sua presenza, la sua immagine. Frugando tra le sue cose trovai diversi taccuini con appunti sui viaggi in Italia, su mia mamma, le sue visite all’ospedale, la loro quotidianità. E in quegli attimi mi balenò in mente l’idea di raccoglierli, aggiungerli al diario che avevo già fra le mani e pubblicarli così com’erano: in prima persona.
Questo libro mi ha fatto compagnia nei mesi del lockdown, è stato il sogno che mi ha tenuta sveglia e lucida. Trovavo me stessa commossa e distaccata per ore dalla realtà, mentre tentavo di decifrare le righe scritte da lui, di elaborarle e trovare la forma migliore per trasmetterle ai lettori.