Nella notte più nera, io ti ho vista
ultima stella indicare il cammino:
nomade tra i ruderi del Castello,
zingara legata al palo sul rogo,
ìmpari e preda dell'uomo, ti ho vista
ardere di vita nella tempesta.
E ti ho vista, straziata dalle fiamme,
ripudiare tuo figlio per lanciarlo
al di là della morte e con quel gesto
ridargli la vita, sotto il patibolo
dare l'ultimo abbraccio al condannato;
infine, stanca, ti ho vista cadere,
senza implorare ad alcuno pietà.
E oggi ti vedo cadere per mano
della mano che strinse la tua mano.
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