Carlo Dossi

Carlo Dossi

Alberto Carlo Felice Pisani Dossi nacque nel 1849 a Zenevredo, un piccolo paese in provincia di Pavia dove i Pisani-Dossi possedevano delle proprietà da diverse generazioni. Suo padre Giuseppe Maria Gelasio, appartenente all'aristocrazia locale,era laureato in ingegneria ed era figlio del rivoluzionario e militare Carlo Dossi, mentre sua madre Ida Quinterio apparteneva invece alla nobiltà lodigiana. Abbandonò Zenevredo per trasferirsi a Milano, in un'abitazione ancora oggi presente in Via Brera,per iscriversi alla scuola media e poi al Liceo Ginnasio Giuseppe Parini, passando in seguito all'Istituto privato Sant'Ambrogio. Tornato a Milano, partecipò ancora giovanissimo al movimento della Scapigliatura, scrivendo articoli sui periodici locali e pubblicando con Luigi Perelli la rivista Palestra Letteraria, Artistica e Scientifica , a cui collaborarono scrittori come Francesco Domenico Guerrazzi, Niccolò Tommaseo,Aleardo Aleardi, Giuseppe Rovani e perfino Giosuè Carducci.

Gli anni della carriera diplomatica

Francesco Crispi, al cui governo la carriera del Dossi come diplomatico fu legata.Legato il suo nome a quello di Francesco Crispi di cui fu anche segretario particolare,divenne ben presto «Ciambellano del cifrario» al Ministero degli Esteri nel 1870,occupandosi di tematiche di rilievo per l'epoca come il problema dell'emigrazione e i tentativi di riconciliazione tra stato e chiesa . Si trasferì quindi a Roma nel 1872 dove fece amicizia tra l'altro con Edmondo Mayor des Planches e Luigi Bodio. Nel 1891,alla prima caduta di Crispi, fu inviato a Bogotà, in Colombia, come console generale e ministro plenipotenziario, partecipando attivamente ai preparativi locali per le celebrazioni del IV centenario della scoperta dell'America.

Durante il secondo e ultimo ministero Crispi venne confermato capo di gabinetto del Ministero degli Esteri italiano.

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