Cammini, cammini tra i monti,
è lenta la tua transumanza,
contempli, contempli i tramonti,
ma questo tramonto vermiglio
è come un arcangelo ed apre
cancelli lassù al Monte Viglio.
Conosci la strada di Trevi[1],
vai oltre, con passo a te noto,
vai oltre, tra i monti più grevi.
Agli altri cavalli un commiato
hai posto ed il vento ti chiama,
la stalla di legno hai lasciato.
Vai tra le irrequiete montagne
d’autunno, tra gli aceri e i noci.
C’è odore c’è odor di castagne.
Guida Zaccaria, buon pastore,
le sue pecorelle e i suoi cani.
Lontano è l’odor delle more.
Raniero si è ormai è rassegnato,
ti dedica il suo arrivederci,
ti dedica triste commiato.
Ulisse, cavallo discreto,
sei pago e ti fermi al confine,
custode tu sei di un segreto.
[1] Trevi nel Lazio.