Lupetto

Neva-inedito

La piazza è colma di un turbine di carrozze,
nel vociare di dame imbellettate ,uomini in alta uniforme,
tra le mille luci del palazzo dalle mille finestre.
Lentamente la Neva scorre nel suo delta,
rispecchiando uno scorcio di luna romantica.
Ho cavalcato un intero giorno,per rivederti.
I miei stivali sono sporchi di fango,
la mia giacca è sgualcita dalle fronde
degli alberi che mi hanno accompagnato.
Ti vedo.
Non hai bisogno di un kokosnik
per esaltare il tuo viso.
Un abito elegante come un giglio,puro come una gardenia fiorita.
Chiuso da polsini di seta rossa,
come la punta delle scarpe
che ti accompagnano nel ballo.
Ornata di perle tra i capelli,
il fermaglio che porti di lato,guizza nell’aria
con la sua piuma,in contrasto coi tuoi riccoli,
sciolti in un mare di dolcezza.
E quegli occhi neri,luminosi e profondi,
come pietra preziosa.
Gli stessi che mi hanno turbato,quel giorno,
sulla Nevshij Prospect,
quando ho incontrato il tuo sguardo.
Un attimo che vale una vita.
Esco.
Il temporale improvviso mi sorprende per strada.
Ed ancor di piu’ mi sorprende il vederti,
con le gocce di pioggia che ti bagnano
le gote,confondendo le lacrime di emozione.
Baciarti è stato un sogno.

Come lo e’,questa poesia.

 

stephen

 

Kikko Giorgi

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