MORMORA

Mormora il silenzio la città pietosa,

tace il confine tra il vano e il sovrumano,

mentre l’aurora, che si rispecchia a iosa,

 

domina il platano, domina anche il leccio,

esseri eterni, come un passante anziano,

posto al passaggio leggero del libeccio.

 

«Anticamente eri già disposto a perdere

caduche foglie, ma ormai tu sei tediato».

«Fratello mio, tu sei nato sempreverde,

come il silenzio di un borgo abbandonato».

Poesia pubblicata all'interno della collana "I Poeti di Via Margutta Vol 38, anno 2023" e ripubblicata nella raccolta "Voci Vaganti per l'Italia, per la storia e per il mondo"

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