Mi fai più forte dopo la morte,
i miei seni hanno pelle,
adesso li guardo e mi fanno tenerezza,
bellezze mature che hanno imparato a scegliere
il lento scivolare nel declino dolce.
Ciò che rimane a noi donne l'abbiamo dato agli
uomini in questo tempo intatto, come un turista
stagionale
per non scivolare nell'ordinario,
per non perdere il conto degli anni, ove la
mia lingua unita alla tua, è una lingua doppia
che scorre sotto pelle.
Ti conduco verso le mie folli avventure,
rifioriscono, dissepolte voglie di seta, tenterò
d'infilarmi sotto le maniche della camicia, sino
ad
arrivare ai tuoi polsini, aperti come
squarcio di cielo, le
mani sfogliano i ricordi come pagine di un libro
senza età. La preghiera
ininterrotta parte dai confini del tuo corpo, voglio
guadagnarmi fino agli occhi, il
tuo veleno sulla lingua mi paralizza isterico
serpente.
Ti prego riempimi la bocca di sole cocente,
il mio sguardo placherà il tuo furente morso,
per raccontarci il fascino del tempo come due
lingue da scrivere...