IL passato mi ha fatto visita,
mi ha parlato un po' di sé,
ed io un po' di me.
Nei suoi occhi curiosi e bizzarri,
con la sua voce tremante e genuina
in un corpo fragile e irrequieto,
trapelavo le sue gioie e i suoi timori.
Dominato da pensieri stravaganti,
aveva appena spiccato il volo
nel suo mondo surreale, fatto
di utopie e di mete illusorie
ignaro del tempo che l'avrebbe
raggiunto e della realtà che gli si presentava.
<<In quel corpo che un tempo fu il mio,
ho lasciato i miei ricordi: Affetti familiari
che non torneranno più, amici e amori vissuti.
Ora sono prigioniero in questo corpo,
"con gli occhi di quel fanciullo",
tormentato e logorato dal tempo
che passa inesorabile, come una rappresaglia
in una vita, che non è mai stata del tutto mia>>.
Alberto Piscopo