Mimi,
paradossi e ilarità,
numeri aerei ed esibizioni
di inusitata abilità.
Una volta fosti
corse di carri e cavalli,
lotta di gladiatori,
spettacolo di massa
e di grandi oratori.
Ma, adesso,
signore e signori,
matto e smisurato,
lo spettacolo è cangiato!
Il pagliaccio,
attrezzato alla vita,
incurante del periglioso
suo vizio,
(at)tira grosse risate ad ogni inizio,
mentre il padrone del circo, il piccolo nano,
nella sua eccentrica esasperazione,
elargisce sornioni sorrisi
e dispensa rapide strette di mano.
L’atleta agli anelli,
pur provato dalla fisica fatica,
tende i muscoli.
e lascia l’aggancio ai suoi fratelli
per evitare dolorosi o peggior, funesti flagelli.
Al suo ingresso
il maciste,
grande omone,
flette il torace e attira il lione
in nuovi giochi di fuoco e plastica torsione.
Il circo girovago
leva ora le tende,
ma nel suo futuro nuove acrobazie l’attende...
E, sospeso in un continuo equilibrismo
tra folgorante teatro
e umana, lacerata spiritualità,
saluta il pubblico tutto
con l’usuale gran dignità.
(Che lo spettacolo abbia ancora inizio!)