Capelli spettinati, voce rotta di gioia, sapore dolciastro tra denti e lingua.
Un timido sorriso si fa quasi beffa di me
mentre allo specchio in brevi attimi puerili mi trovo a schiacciare i miei brufoli, che raccontano di una me sgretolata nel dolore
Sono io che sogno, sono di nuovo ancora io che rido davanti a quel riflesso accaldato ed appannato da una doccia calda che ancora mi inebria le membra .
Rieccomi , a ricordare a sognare di nuovo a strapparmi da quel brutto sogno che ho sognato a fondo, e proteggo nei ricordi come un grande insegnamento.
Neanche il tempo può eliminare un alone tanto evidente nella mia anima.
Ma digerirlo e poi farlo mio e lasciarlo fluttuare assieme al resto delle mie innumerevoli storie, questo si, posso farlo.