Lasciami un petalo della tua estate —
pianteró un seme del mio ultimo Tramonto.
Germoglierà a Primavera? —
Forse — lo farà — per il ricordo
di un passato amore.
Se estenderà il suo stelo verso il cielo —
che lo sfiori il volto di Dio —
lo riscaldi il Sole in ogni sua stagione,
accompagnandolo nel cammino —
fino a quel giorno che gli sará ultimo.
Per poi sfiorire e cedere di nuovo,
e riporre la propria testa lá —
sotto al terreno che si fa freddo —
per poi rinascere ancora —
e portare un nuovo fiore —
ad ogni Primavera concessa dal cielo
e ad ogni raggio del Sole
che il Signore concede —
a delle piccole e fragili creature —
come me — e come te.
(Damiano Buratti, poesia pubblicata nel volume "IL FEDERICIANO BLU, XVI EDIZIONE - 2025", Aletti Editore).