Viene febbraio e il carnevale impazza
Vedo per strada che passa una carrozza
Sopra un gruppo di ragazzi vocianti
Lanciano coriandoli e stelle filanti
Due file di gente ai bordi della via
Coi colori della propria scuderia
Musica assordante e tamburo che batte
Sfilano majorettes in squadre compatte
Ecco i carri con enormi figure di cartapesta
C’è il pirata, il politico, il medico, l’artista
Un cordone di persone vestite a festa
Seguono il corteo che procede sulla pista
Gente allegra infiocchettata che partecipa alla sfilata
La città è tutta un movimento di persone mascherate
Che con l’identità nascosta si sono trasformate
Per un giorno poveri e ricchi insieme travestiti
Sotto quei nasi, quei cappelli e quei vestiti
Tutti uguali e liberi di fare burle e scherzi
E come enunciava il vecchio detto latino
"Semel in anno licet insanire"
Una volta l’anno è lecito impazzire