Fermo
Invisibile per scelta,
percorro la maestra via
su Piombino a me cara,
quando le persone
d'impegno colte
non vivono.
Risalgo con lo sguardo
la carezza del mare sulla piazza,
statico, inerme, sereno
mi godo quel vento,
chiama l'estate
la luce, l'azzurro.
Troppo attento l'attimo
non ho tempo
per respirare il malessere,
segno con la mano
quella via,
sta lì nell'oltre
la terra che mi vide nascere.
Poggiai una penna in terra
per donargli libertà
d'essere.
Invisibile per scelta,
percorro la maestra via
su Piombino a me cara,
quando le persone
d'impegno colte
non vivono.
Risalgo con lo sguardo
la carezza del mare sulla piazza,
statico, inerme, sereno
mi godo quel vento,
chiama l'estate
la luce, l'azzurro.
Troppo attento l'attimo
non ho tempo
per respirare il malessere,
segno con la mano
quella via,
sta lì nell'oltre
la terra che mi vide nascere.
Poggiai una penna in terra
per donargli libertà
d'essere.
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