Il cane felice

Il cane felice

Un cane felice si aggirava per le strade del centro storico di Lecce, dove il grazioso barocco delle chiese e dei palazzi e il vivace commercio gli ricordavano i bei momenti trascorsi a casa. La sua coda scodinzolava mentre annusava l'aria, con la lingua che  usciva dalla bocca in preda all'estasi. Non riusciva a credere alla fortuna di aver trovato un posto così bello in cui vivere e persone così meravigliose con cui condividerlo.

Scese al trotto i gradini di una grande chiesa, saltò sull'acciottolato della piazzetta  e si fermò ad annusare la panetteria accanto. Era così divertente poter correre ed esplorare tutto: non si sarebbe mai stancato di questa vita. Mentre camminava per la strada, un gatto di passaggio gli diede una zampata giocosa e il cane scodinzolò in risposta. Tutto qui era così perfetto: avrebbe voluto restare per sempre.

All'improvviso, il cane vide un uomo che camminava per strada. Portava un grosso sacco e il cane lo riconobbe subito come una persona che aveva già visto in precedenza. L'uomo era stato nella stessa zona della città pochi giorni prima e il cane lo aveva seguito da vicino, iniziò ad abbaiare freneticamente, cercando di attirare l'attenzione dell'uomo. Questi, però, non sembrò accorgersene e continuò a camminare per strada. Il cane continuò ad abbaiare finché l'uomo non si voltò e lo vide. Lentamente cominciò ad avvicinarsi al cane, con un'espressione di confusione sul volto.

Il cane gli saltò in braccio e gli si avvicinò affettuosamente. L'uomo sembrò sconcertato, ma poi iniziò a piangere lacrime di gioia. Si rese conto di aver ritrovato la sua vecchia casa, quella che aveva perso mesi prima in un incendio. Il cane lo aveva ricondotto perfettamente ad essa, proprio come aveva fatto anni prima quando se ne era andato per sempre, aveva trovato un amico e un conforto nella sua triste vita.

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