Attimi di paura

Attimi di paura

Era una notte buia e tempestosa, il vento ululava fuori dalla finestra e la pioggia batteva contro i vetri. Io ero seduta sul divano della mia casa, sola, immersa nel silenzio. Improvvisamente, sentii dei passi provenire dal piano di sopra. All'inizio pensai fosse solo il rumore del vento che faceva sbattere una finestra, ma i passi diventarono sempre più forti e distinti. La mia mente cominciò a correre, pensando che potesse essere un ladro o un assassino che aveva trovato il modo di entrare in casa mia. Mi alzai dal divano e, cercando di non fare rumore, mi avvicinai alla scala che portava al piano di sopra. Quando iniziai a salire, sentii una presenza alle mie spalle, mi voltai, ma non c'era nessuno. Continuai a salire, cercando di non fare rumore, ma ogni gradino sembrava più alto del precedente. Quando raggiunsi la cima della scala, trovai la porta della mia camera semiaperta, con cautela mi  spinsi la porta, trovandomi di fronte a un'ombra nera che si muoveva silenziosamente nel buio. L'ombra si avvicinò a me, sempre più vicina, finché non fu a pochi centimetri dal mio viso. In quel momento, la luce si accese improvvisamente, rivelando che l'ombra era solo un vestito  appeso alla porta del mio armadio. Ero sollevata, ma allo stesso tempo spaventata dal fatto che la mia mente avesse creato un'immagine così terribile. Mi sedetti sul letto, cercando di calmarmi, fu allora che sentii un'altra presenza, questa volta proveniente dalla finestra aperta della mia camera; mi alzai di scatto, ma era troppo tardi: una figura incapucciata era già entrata in casa mia. Corsi verso la porta, cercando di scappare, ma la figura mi bloccò la strada. Era alta e magra, con gli occhi bianchi come la neve. Non riuscivo a vedere il suo volto, ma sentivo la sua presenza minacciosa.

Fu allora che mi svegliai, sudata e terrorizzata. Realizzai che era solo un sogno, ma il ricordo di quella figura incapucciata con gli occhi bianchi mi perseguitò per giorni.

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