IN BILICO
In passato
ho potuto armarmi
soltanto di silenzi.
Vorrei ora non assaporare
più questa mia pelle,
sapida di gravi ingiustizie.
Vorrei riprendere ad amare,
e poi ad amarmi,
trasformando poche, fioche luci
in folgoranti bagliori
LA FERITOIA
Una luce sottile
passa nella feritoia
della mia anima.
Impalpabile,
essa mi attraversa,
mentre la mia preghiera
per la Vostra salvezza
giunge, nuova,
al culminar della tarda ora.
IL VANTO
Il vanto, ovvero:
un soffio di fiato,
folate di brezza,
poi raffiche d’aria,
superficialità
ch’a tanti sta stretta!
MAGMA
Bevo dai tuoi occhi
cerulei
un sorso di beltà,
e mi aggrappo
alla tua vitalità disperata.
Indeciso,
tento di decifrare il tuo sorriso,
dal quale mi sento
prima attratto,
poi stordito,
e, infine,
fatalmente escluso.
IL MIO TEMPO
Il mio tempo
è quello del pensiero
e della scrittura,
ma anche quello della loro distanza.
È il tempo delle parole
e dello spazio tra di esse;
è l’intervallo tra punti
che posso unire con delle linee
o solo con l’immaginazione;
è l’esercizio, a tratti anche
singhiozzante, della punteggiatura;
e, finanche,
la sospensione di tutto ciò.